Calendario Appuntamenti e Apparizioni della Santa 24/11-1/12

Ecco la maggior parte degli appuntamenti fissati per la nostra settimana santa che ci separa dalla prossioma assemblea.

Giovedì ore 14, Sala Borsa: Conferenza Stampa – presentiamo la nostra posizione rispetto all’esigenza dell’assemblea di avere un luogo dove incontrarsi e il nostro programma della settimana

Venerdì ore 10, Liceo Minghetti: incontriamo gli studenti medi in autogestione che ci hanno invitato a discutere assieme a loro di crisi economica, debito e pratiche dell’insolvenza

Venerdì ore 17, Via Lame: azione comunicativa sulla diritto alla mobilità, apparizione ad Atc

Sabato tutto il giorno, Roma: manifestazione nazionale comitati acqua pubblica, verso la campagna di obbedienza civile: meno 20% dalle nostre bollette, l’ha detto il popolo, sull’acqua e i beni comuni non si specula.

Martedì ore 7,30, via Vasco da Gama: presidio antisfratto

Martedì ore 17,30 Hera, viale Berti-Pichat: apparizione della santa

Mercoledì ore 17,30, Vag61, via Paolo Fabbri 110:  incontro con i lavoratori di Fini Compressori ed Ex-Manifattura tabacchi

Laboratori:

Domenica ore 15, Bartleby, via S.Petronio Vecchio 30a: laboratorio comunicazione

Lunedì ore 20 HUB, via Serra 2g: laboratorio “educatrici verso lo sciopero precario”

Martedì ore 19,30 Circolo Berneri, piazza di Porta S.Stefano: laboratorio sulla precarietà

Mercoledì ore 20,30, Vag61, via Paolo Fabbri 110: laboratorio di autoformazione sull’economia

Giovedì ore 18, luogo da definirsi: assemblea/laboratorio sull’insolvenza e le sue pratiche

Accesso negato in sala borsa

22 Novembre 2011, al laboratorio sull’insolvenza viene negato l’accesso alla sala borsa.

Il giorno successivo l’assemblea plenaria di Santa Insolvenza si è di nuovo riunito in sala borsa occupando pacificamente la piazza coperta in orario serale (una scelta dettata dalla necessità di garantire a tutt*, e soprattutto a chi lavora, la possibilità di partecipare). Ma a paterna amministrazione comunale ha mandato un messaggio… “che sia l’ultima volta”.

Risposta alle dichiarazioni di Alberto Ronchi

In seguito alle dichiarazioni dell’assessore Ronchi apparse sabato sul Resto del Carlino, l’assemblea di Santa Insolvenza ci tiene a rispondere con alcune precisazioni: innanzitutto ci ritroviamo a dover ribadire che l’esperienza di Santa Insolvenza non è assolutamente riducibile a quella di un collettivo o di un centro sociale.

Sono moltissime le realtà che stanno partecipando a questo movimento e tantissime sono le persone che non fanno parte di alcuna realtà organizzata. Santa Insolvenza è composta da persone di tutte le età e con vite differenti. Questo aspetto è stato da noi sottolineato a lungo e in più occasioni, ma evidentemente non c’è la volontà politica di tenerlo in considerazione.

Ci sembra inoltre doveroso difendere il collettivo Bartleby dagli attacchi che ha subìto, così come vogliamo sostenere tutte quelle realtà che a Bologna creano ricchezza culturale, sociale e politica. Santa Insolvenza vive anche della collaborazione attiva di questi spazi, pur non identificandosi con essi, e dunque ogni attacco rivolto verso di loro sarà considerato anche un attacco verso di noi.

Dichiarazioni come quelle dell’assessore Ronchi non riusciranno a spaventarci e disgregarci. Questo movimento è sopravvissuto allo sgombero e non smetterà di attraversare la città con nuove iniziative. La partecipazione di cui ha goduto e gode gli permetterà di continuare a restituire ricchezza alla collettività, come è stato per l’ex-cinema Arcobaleno.

Pertanto, Il ciclo di riappropriazione che è stato avviato non priva né privatizza: produce nuovi spazi comuni, quelli di cui la città ha bisogno per ospitare un percorso di discussione e confronto palesemente osteggiato da una giunta che, al contrario di noi, non sa intendere gli spazi della cultura se non all’interno della logica del profitto.

L’assemblea di Santa Insolvenza

 

LABORATORIO SULL’INSOLVENZA

Migliaia di precarie e precari, studentesse, disoccupati per poter comprare la casa o l’auto, per pagare gli studi, corsi di formazione e master o anche semplicemente fare la spesa e avere la possibilità di accedere ai vari beni di consumo devono indebitarsi con le banche o pagare alle finanziarie interessi inutili. Noi crediamo che quei debiti, quegli interessi non vadano ri-pagati perché non è responsabilità nostra se i salari e i redditi diminuiscono e si è costretti all’indebitamento. Il nostro desiderio di una vita fatta di ricchezza e libera da ogni forma di ricatto e sfruttamento viene prima di ogni cosa.

Il governo Monti, espressione diretta delle banche e della tecnocrazia europea, vorrebbe risolvere la crisi economica e finanziaria a colpi di tagli al welfare e ai servizi, con l’ovvia conseguenza di un aumento delle tariffe per tutti e per tutte. Il governo vorrebbe scaricare i costi della crisi sulle nostre tasche solo per ridare fiducia ai mercati, per accrescere il valore dei titoli di stato, facendo così un favore alle banche che quei titoli li avevano comprati e sui quali hanno fatto della speculazione finanziaria che ha provocato l’indebitamento sempre più forte degli Stati e quindi la crisi.

Noi non vogliamo rinunciare ai servizi che usiamo tutti i giorni per salvare dal fallimento banche e banchieri corrotti.

Vogliamo organizzarci per respingere al mittente l’aumento delle tariffe, per praticarne la riduzione, per liberarci dalla morsa del debito, nelle sue diverse forme.

Ci incontriamo martedì 22 alle ore 20:00 in Salaborsa per approfondire il tema della crisi finanziaria e per costruire un percorso lungo di mobilitazione.