Flashmob H13! C’è la pasta, c’è il pomodoro..manca solo il reddito!

Vi ricordate le dichiarazioni della carissima ministra Fornero sulla possibilità di avere un reddito minimo garantito in italia posta da un gruppo di precarie l’otto marzo?

 

“Se vi diamo il reddito voi non fate nulla per il paese, vi sedete e mangiate pasta e pomodoro”

 

Ci vediamo domani alle 13 davanti al Ministero del Lavoro in viale masini 14/12 per una bella pasta al pomodoro!

Ma quali magnaccion*, quali fannullon*,siamo tutt* precar*!

#lottomarzo Il welfare non è un gioco

Oggi gli student*, i lavorator* e i precar* di Santa Insolvenza si sono dati appuntamento davanti al centro per l’impiego di Via Todaro per un momento di comunicazione con la città e con tutti coloro che, per ore in coda davanti al centro, sperano di trovare un posto di lavoro. Abbiamo raccontato e ci siamo fatti raccontare quanto sia difficile oggi trovare un lavoro e, soprattutto, che gli unici posti che si trovano impongono un ricatto: un ricatto che si gioca tutto sulle nostre vite e sulla nostra pelle. Siamo infatti costretti ad accettare qualsiasi contratto, a qualsiasi condizione e siamo quindi costretti a rinunciare a tutte le tutele e le garanzie che un lavoro dovrebbe offrire.

Per questo abbiamo distribuito volantini su quali vi erano le rivendicazioni di Santa Insolvenza: il diritto ad una casa per tutt*, il diritto ad un reddito di base e incondizionato, il diritto alla mobilità e il diritto ai desideri.

Video: unodue

Il volantino che abbiamo distribuito:

Lasciate che mi presenti. Sono Santa Insolvenza, protettrice delle precarie e dei precari.

Forse ci siamo già conosciuti a ottobre, davanti a Banca d’Italia e dentro gli uffici Unep, da dove partono i pignoramenti. Oppure in corteo a Roma, o a novembre dentro il Cinema Arcobaleno, che per cinque formidabili giorni è stato il mio Community Center. O forse a dicembre abbiamo fatto la spesa assieme, quando la coop non ha voluto farci lo sconto.

Se ci siamo conosciuti mi hai sentito sicuramente parlare del debito, pubblico e privato, e del sacrosanto diritto di sottrarsi al ricatto e rifiutarsi di pagarlo.

Ma c’è un altro ricatto che mi fa andare su tutte le furie: quello che ci impedisce di scegliere. Di scegliere che lavoro fare e per quanto tempo farlo, di scegliere di studiare senza lavorare o di lavorare senza studiare. Di scegliere chi amare e con chi andare a letto, se fare dei figli o no, se avere una famiglia, due, cento o nessuna. Di scegliere la nostra strada nella vita. Insomma, di scegliere.

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Cos’è il reddito di base incondizionato. Risponde San Precario.

Nelle ultime assemblee delle/degli insolventi abbiamo parlato molto di reddito di base incondizionato. Riprendiamo le 6 “FAQ” di San Precario, sintetiche e chiare, perchè ci sembra che prima di ogni altra cosa sia importantissimo diffondere una corretta informazione su cosa è (e su cosa non è) il Reddito di Base Incondizionato (rbi).


1. Cos’è il reddito di base incondizionato (Rbi)?

È una misura di welfare (sicurezza sociale) che parzialmente esiste in tutti i paesi dell’Unione europea eccetto Italia e Grecia: un sostegno economico alle persone con un lavoro intermittente o disoccupate. Varia da poche centinaia di euro ai 1.200 al mese della Danimarca e Lussemburgo. Secondo noi in Italia dovrebbe essere almeno di 720 euro al mese (20% in più della soglia di povertà relativa).
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Solidarietà all’occupazione di via San Donato 143/2

Nella mattina di sabato 3 Marzo l’ Associazione Inquilini e Assegnatari – USB insieme con precari, lavoratori, disoccupati e studenti sotto sfratto o già sfrattati per morosità, hanno occupato uno stabile in via San Donato 143/2. La struttura, di proprietà privata, è sfitta da diversi anni e giace in condizioni di forte degrado.
In una situazione di grave emergenza abitativa e di episodi di sfratto in costante aumento sul territorio bolognese, Santa Insolvenza non può altro che “benedire” questo concreto esempio di riappropriazione e auto-organizzazione del patrimonio immobiliare. Esprimiamo dunque la nostra totale solidarietà agli occupanti e alla loro opera di restituzione al tessuto sociale di spazi destinati alla speculazione o alla rovina, contrapponendo l’ efficacia reale di questa lotta alla miopia affaristica di chi amministra questa città e pensa di risolvere la questione abitativa con la produzione di nuovo cemento, senza intaccare il potere speculativo delle rendite private.
In perfetta coerenza con questo modo di pensare la giunta comunale ha già relegato l’ occupazione a mero problema di ordine pubblico passando il testimone alla Questura. Questo vuol dire molto semplicemente una seria ipotesi di sgombero, alla quale gli Inquilini Resistenti rispondono convocando un Assemblea Cittadina per stasera alle 21.00, allo stabile occupato di via San Donato 143/2, nella quale pensare a forme di resistenza e al tempo stesso rilanciare l’ idea di riutilizzo ed autorecupero del patrimonio sfitto.
L’ idea di creazione/difesa del Bene Comune non nasce dagli slogan da campagna elettorale ma dall’ impegno e dall’ autorganizzazione di precari, studenti, disoccupati, insomma dei perenni indebitati delle nostre città. ” Perchè abbiamo diritto a casa…”

SANTA INSOLVENZA

Né schiavizzati né indebitati – Giovedì 23 assemblea generale

NE’ SCHIAVIZZATI NE’ INDEBITATI

La riforma del lavoro che il governo sta per presentare impone alle precarie e ai precari un tragico scambio: contratti a tempo lungo, come quello di apprendistato che diventerebbe quello prevalente per i giovani fino ai 29 anni, o intedeterminato, in cambio della rinuncia a molte delle tutele e garanzie conquistate negli scorsi decenni, dall’indennità di malattia al licenziamento senza giusta causa. Una falsa soluzione per i più giovani, mentre sopra i ventinove anni non potrebbero che aggravarsi i processi di espulsione dal mercato del lavoro già in atto.

E’ uno scenario dickensiano che pone una sfida urgente e decisiva ai movimenti che nella crisi lottano perché a pagarne i costi sempre più alti sia chi l’ha causata, non chi la subisce.

Non abbiamo nostalgia dell’epoca del posto fisso di massa. Crediamo che la via d’uscita alla precarietà non possa che essere cercata sul terreno del welfare, del reddito sociale, dell’universalità del diritto a una vita diginitosa e di quello ad autodeterminare le proprie scelte senza ricatti.

E non c’è peggiore ricatto dell’indebitamento che migliaia di persone contrraggono per poter comprare la casa o l’auto, per pagare gli studi, corsi di formazione e master o anche semplicemente fare la spesa e avere la possibilità di accedere ai vari beni di consumo. Pensiamo alla costruzione di uno sportello insolvente per attivare percorsi concreti di liberazione dalla morsa del debito

Di tutto questo vogliamo parlare nella prossima assemblea generale delle e degli insolventi,

Giovedì 23 febbraio ore 20
 a Bartleby in via San Petronio Vecchio 30/c

Santa Insolvenza

Assemblea Generale delle e degli Insolventi

Titolo: Assemblea Generale delle e degli Insolventi
Luogo: Vag61, Via Paolo Fabbri 110 Bologna
Ora inizio: 21.00
Data: 17-02-2012

Sono tanti gli argomenti di cui parlare, dalla campagna per l’autoriduzione delle bollette dell’acqua all’autoinchiesta…